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Sei sicuro che le tue campagne email siano efficaci?

Appare ormai chiaro ad ogni professionista del settore che, almeno a livello di aziende vincenti nell’utilizzo della comunicazione online finalizzata al raggiungimento dei propri obiettivi di mktg, la battaglia non si combatte solo sull’efficacia di un mezzo ma, piuttosto, nell’ottimizzazione delle modalità con le quali, tale mezzo, viene utilizzato.

Nel caso specifico dell’email marketing, nel cui ambito rientra la newsletter che vi ha portato a leggere questa pagina e che ne rappresenta un importante “braccio armato”, è interessante porre l’attenzione su alcuni aspetti che possono aumentarne sia la lettura che la redemption; cioè i contatti generati o, più semplicemente, i “click” al link verso il quale vogliamo indirizzare il destinatario.

Fondamentale è la cosiddetta “Email Subject Line”, cioè il “titolo”, detto in maniera semplice, o la “Headline”, utilizzando un termine mutuato dall’advertising tradizionale.

E come nelle headline esiste una classificazione per tipologia, da quella interrogativa a quella incuriosente, a molte altre, ma con un denominatore comune, massimizzare l’effetto, appunto, in termini di ritorno dell’investimento.
Ma ecco alcuni esempi di “Email Subject Line” che alcuni siti di ricerca specializzato hanno giudicato vincenti.
– “Non aprire questa mail”
Fa leva probabilmente sul desiderio di trasgressione e, inoltre, stupisce perché invita a fare (in apparenza) il contrario di ciò che ci si aspetta;
– “Grazie di…”
E’ provato che, in un individuo di medio livello di educazione e livello sociale, la riconoscenza sia un sentimento abbastanza forte da provocare una reazione attiva e positiva; anche un approccio del tipo “Un regalo per te” rientra in questa categoria, con il rafforzativo del desiderio verso il regalo promesso;
– “Hai mai pensato che…”

Fa leva sulla normale curiosità dell’uomo verso la scoperta di un nuovo punto di vista, o di una strada non ancora percorsa per risolvere un problema noto; suscita certamente attenzione e riesce spesso nell’intento di canalizzare l’attenzione verso la comunicazione a lui destinata. Uno slogan scelto da Guess: “Don’t wear last year’s styles.” punta invece sulla vanità, ma anche sul “non ok feeling” e il conseguente desiderio di “essere all’altezza”, di non deludere le aspettative.

Erano alcuni spunti, la cui efficacia è confermata dai risultati; molte altre sono le possibilità, altrettanto valide e vincenti, purché rispettino i presupposti dei quali abbiamo parlato.

Copyright Paolo Mander - titolare Atlantide